Tonfo a Tolentino per il BKFM

Doveva essere l’occasione da non perdere e invece è stata la partita dei record negativi. In dieci anni di storia è la prima volta che il Basket Fermo perde una partita con quasi quaranta punti di distacco ed è la prima volta che in un quarto di gioco realizza solamente 3 punti. Il Basket Tolentino, in pratica, ha giocato da solo. I giocatori fermani non sono mai entrati in partita. Neanche per sbaglio. Il corpo era in campo ma la testa altrove.

Non vale la pena raccontare la partita, fatta di palle parse, di tiri sbagliati, di una difesa avversaria che sembrava la grande muraglia, di nervosismo. Sembrerebbe che la squadra soffra di una sorta di malattia bipolare: alterna prestazioni eccezionali, con risultati entusiasmanti, a depressioni agonistiche al limite del suicidio. A dire il vero, era da un po’ che non si vedevano queste ultime, e mai così gravi, per tutti i quaranta minuti. Arrivata, poi, dopo una serie positiva che tutto faceva pensare tranne la figuraccia di sabato pomeriggio. Speriamo sia stato solo un momento, una parentesi nera solamente momentanea.

Provvidenzialmente ci sono due settimane per riprendersi, curarsi e dimenticare. Poi arriverà, in casa, il Picchio Civitanova, altra diretta avversaria in classifica. E lì vedremo un’altra gara.

Il terzo punto del primo quarto

Tabellino:

Basket Tolentino – Basket Fermo  71 – 35

Parziali: 19-3, 16-12, 20-12, 16-8

Progressivi: 19-3, 35-15, 55-27, 71-35

Basket Tolentino: Giuliani 5, Frascarelli, Taborro n.e., Nobili 17, Ponti 13, Carone 23, Porfiri 3, Pelliccioni (cap.) 3, Terzano, Gismondi 2, Gesuelli, Castorino 5. All.re Picotti

Basket Fermo: Catakovic, Alessandrini 11, Nyonse 4, Del Buono (cap.), Anibaldi 4, Paggi 6, Belleggia, Panaro 8, Bruscantini 2. All.re Pomante, vice all.re Valentini

Tiri da 3: Tolentino 10, Fermo 3

Tiri liberi: Tolentino 11 su 15 (73%), Fermo 8 su 10 (80%)

Falli: Tolentino 14, Fermo 17 con antisportivo a Catakovic e Anibaldi più tecnico all’allenatore

Nessun uscito per 5 falli

Arbitri: Leonardo Palmieri di Porto Recanati (MC) e Gianmarco Veroli di Ancona

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